Tubazioni Impianto Idrico
Tubazioni impianto idrico: i materiali
Di cosa sono composte le tubazioni dell’impianto idrico? Si tratta di materiali molto resistenti ma differenti a seconda delle loro funzioni. Tutto su tubazioni impianto idrico.
Tubazioni Idriche : caratteristiche
Le tubazioni per il trasporto dell’acqua devono avere caratteristiche specifiche che permettono all’impianto di garantire durabilità nel tempo ed efficienza. Le caratteristiche:
- Un’ottima resistenza meccanica e al deterioramento chimico in modo da garantire una buona affidabilità (requisiti fissati dal DPR n.236 del 24.5.1988; dal DL n.31 del 2.2.2001; dal DL n.27 del 2.2.2002);
- Assenza di agenti contaminanti che possano compromettere la qualità dell’acqua dal punto di vista sanitario;
- Bassa predisposizione alla formazione di incrostazioni, e limitata di scabrosità interna;
- Elevata resistenza al fuoco.
Inoltre, le tubazioni di scarico devono presentare
- Bassa rumorosità;
- Elevata resistenza agli agenti chimici;
- Bassa predisposizione alla formazione di depositi.
Come sono realizzate le tubazioni idriche
I materiali comunemente usati per gli impianti idrici sono:
- acciaio (non legati e inossidabili): Presentano ottime caratteristiche meccaniche, di affidabilità, e dal punto di vista sanitario. Per il loro utilizzo, occorre tenere in conto il problema della corrosività dovuta alle correnti vaganti, e ai problemi dovuti alla dilatazione termica per impianti affogati nel calcestruzzo;
- ghisa: utilizzata per l’evacuazione delle acque reflue. Presentano una dilatazione termica minima, mentre necessitano di un rivestimento interno ed esterno (con resina epossidica) per poter resistere agli agenti chimici;
- piombo: materiale vietato per le tubazioni di distribuzione dell’acqua potabile (UNI 9182), però può ancora essere utilizzato per le condotte di scarico;
- rame: utilizzato sia per la distribuzione che per gli scarichi. Presenta una buona affidabilità, idoneità alle caratteristiche sanitarie, e un coefficiente di dilatazione termica pressoché identico all’acciaio. Deve presentare un rivestimento esterno (in genere PVC o polipropilene) per contrastare i fenomeni di corrosione puntiforme e quella dovuta a correnti vaganti;
- materiale plastico: PVC, polietilene, polipropilene; i materiali plastici presentano una scarsa dilatazione termica lineare, una buona opposizione alla propagazione delle fiamma, idoneità per le caratteristiche sanitarie, ottima resistenza agli agenti corrosivi (ph compreso tra 2 e 12) e la possibilità di essere incollati per fusione. Per contro, i materiali plastici, sono soggette ad un aumento del coefficiente di scabrezza interna (nel tempo aumentano le perdite di carico) e a fenomeni di scorrimenti interni verificabili nel tempo (fluage o creep).