Trattamento Rifiuti: i procedimenti

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Trattamento Rifiuti: i procedimenti

Attraverso il giusto trattamento rifiuti è possibile ridurre l’impatto che gli stessi possono avere sull’ambiente. Info e curiosità su discariche, inceneritori, rifiuti speciali e trattamento rifiuti.

Il Trattamento dei Rifiuti

l trattamento dei rifiuti ha lo scopo di ridurre al minimo l’impatto ambientale che questi hanno sull’ambiente. Le modalità di trattamento più comunemente utilizzate in Italia per lo smaltimento dei rifiuti sono: l’incenerimento e la raccolta in discarica.

Inceneritore: che cos’è

L’inceneritore è un impianto che, mediante una combustione ad alta temperatura (1000-1300 °C) brucia i rifiuti solidi urbani (RSU) e produce come materiale di scarto: gas, polveri e ceneri.

Qual è il processo di un inceneritore

I rifiuti arrivano all’impianto è vengono gettati nella tramoggia: la loro qualità dipende dalla gestione dei rifiuti adottata dalle autorità di governo locali che conferiscono i rifiuti in quel sito.

Dalla tramoggia i rifiuti passano al forno per essere bruciati. La combustione viene facilitata con l’insufflazione di una corrente forzata di ossigeno e, se necessario, con l’immissione nella camera di gas metano;

La combustione genera materiali di scarto leggeri (fumi) e pesanti (ceneri). I fumi (gas e polveri sottili) vengono espulsi all’esterno dopo essere stati trattati mediante un processo multistadio meccanico, fisico e chimico per abbassarne la temperatura e trattenere le sostanze inquinanti, mentre le ceneri (la frazione rimasta incombusta) vengono convogliate in una vasca piena d’acqua per poter essere raffreddate e successivamente smaltite in siti appropriati.

Inceneritori o termovalorizzatori?

Inceneritore e termovalorizzatore indicano la stessa cosa. Termovalorizzatore è una definizione che solo in questi ultimi anni viene utilizzata per indicare i più comuni inceneritori. Il neologismo è nato in quanto spesso, l’energia ricavata dalla combustione dei rifiuti, viene utilizzata per la produzione di energia elettrica o per il teleriscaldamento Gli ambientalisti contestano questa “nuova” denominazione degli inceneritori perché sostengono che sia fuorviante: infatti il solo modo per valorizzare i rifiuti è quello del loro riciclo.

I problemi ambientali degli inceneritori

I rifiuti che comunemente riempiono i nostri sacchetti della spazzatura sono costituiti da:

  • Una frazione combustibile, in grado quindi di bruciare e generare calore;
  • Una frazione composta da inerti che non reagiscono alla combustione (metalli, vetro, ceramica, ecc..);
  • Una frazione composta da scarti vegetali che, per essere bruciati, hanno bisogno di maggiore apporto di energia (calore) in quanto contengono molta umidità;

Il “combustibile” che alimenta l’inceneritore è quindi una materia che presenta molte difficoltà nella gestione ambientale e sanitaria della sua combustione, dovute proprio alla sua eterogeneità. Un primo problema consiste nel mantenere la temperatura di combustione intorno ai 1000°C: se la temperatura scende sotto i 900°C fa si che tutti quei rifiuti che contengano una percentuale di cloro possano generare diossine  se la temperatura sale oltre i 1300°C si ha la formazione di nanopolveri.

Un secondo problema consiste nello smaltimento delle ceneri della combustione. Queste sono considerate dalla normativa come rifiuto tossico speciale quindi devono essere smaltite in appositi siti; inoltre anche le acque utilizzate per il raffreddamento delle ceneri diventano tossiche e necessitano anche loro di un costoso trattamento di depurazione prima di essere smaltite.

In considerazione di questi problemi, negli ultimi anni gli inceneritori sono stati fatti oggetto di monitoraggio da parte di équipe mediche che hanno sottolineato un aumento oggettivo di malattie quali: cancro, Parkinson, Alzheimer, malformazioni fetali, infarto, ictus nelle zone limitrofe agli impianti di incenerimento.

Discarica: che cos’è

La discarica è un sito dove vengono conferiti i rifiuti solidi urbani (RSU). Rappresenta il metodo più diffuso per risolvere il problema dei rifiuti ma solo perché è quello più facile ed economico.

Caratteristiche di una discarica

Il progetto di una discarica deve essere molto accurato per non incorrere in veri e propri disastri ambientali. I fattori più importanti per stabilire l’idoneità di un sito per l’apertura di una discarica sono:

    • Fattore geologico: il sito deve presentare nel substrato una formazione geologica
  • impermeabile (argilla) priva di porosità e fessurrazioni, che non consenta la fuoriuscita del percolato;
  • Non deve essere un’area sottoposta a rischio idrogeologico;
  • Deve essere posta lontano da corsi d’acqua;
  • Deve essere posta lontano da centri abitati, aziende agricole, aree per l’allevamento.

 

Soddisfatti questi fattori base, il progetto deve prevedere: una copertura artificiale impermeabile del fondo (geomembrana); un impianto di drenaggio in modo da poter confluire il percolato in vasche di raccolta e successivamente essere trattato; un impianto per la captazione di biogas; la copertura giornaliera della massa di rifiuti con una strato di terreno superficiale per evitare l’emissione di gas maleodoranti e il prolificare di insetti.

Infine il progetto deve prevedere il recupero ambientale dell’area (rimboschimento, girdino naturale, ecc…) e un piano per la gestione della discarica anche dopo la sua chiusura. L’ area dovrà subire un programma di monitoraggi di una durata minima di 30 anni al partire dal giorno di chiusura della discarica.

Problemi della discarica

Il progetto non corretto di una discarica può provocare danni ambientali e sociali incalcolabili dovuti alla dispersione nell’ambiente del percolato e gas inquinanti come: inquinamento delle falde acquifere, fiumi, zone agricole, danni alla vegetazione, alle colture, ecc…

Considerazioni finali

Le esperienze di questi anni mostrano come né gli inceneritori né le discariche indifferenziate possano rappresentare oggi la soluzione al gravoso problema dei rifiuti. Un paese “civilizzato” comprende che il miglior modo per risolvere il problema dei rifiuti, è cercare di non crearli: questo si attua con azioni che risultano sicuramente più complesse rispetto agli inceneritori o alle discariche ma che si ripagano con una nuovo mercato economico e con una migliore qualità della vita.

Il sistema deve prevedere:

  1. una riduzione dei rifiuti alla fonte (imballaggi) da parte dei produttori;
  2. una efficiente raccolta differenziata praticata da tutti i comuni;
  3. il riciclaggio
Per informazioni e sopralluoghi

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