Smaltimento Rifiuti Speciali
Un utile decalogo sui rifiuti speciali e sullo smaltimento rifiuti speciali. Come fare a smaltire il toner della stampante o l’olio esausto del motore? Tanti consigli per lo smaltimento rifiuti speciali.
Viene di seguito proposto un elenco di tutti i rifiuti speciali, cioè tutti quei rifiuti che non possono essere conferiti nei contenitori della raccolta differenziata, né in quelli della raccolta indifferenziata in quanto il loro smaltimento-riciclo viene eseguito da Consorzi specializzati.
Olio della frittura
Gli oli usati in cucina (frittura e assimilati) devono essere recuperati in contenitori metallici o in plastica e conferiti in apposi centri di raccolta (organizzati dal Comune di residenza). Successivamente, imprese affiliate al CONOE (consorzio obbligatorio nazionale di raccolta e trattamento di oli e grassi animali e vegetali esausti), provvederanno al ritiro per poi avviare il processo di riciclo e smaltimento. Il Consorzio, in assenza di direttive comunali, deve essere contattato direttamente per concordare il ritiro personalizzato.
Abiti vecchi
La raccolta differenziata di abiti vecchi (lenzuola, biancheria, borse, ecc…) può essere effettuata tramite appositi contenitori disposti dal Comune di residenza in aree dedicate (strade comunali, isole ecologiche, ecc…) per poi riciclarli nelle industrie tessili, oppure, se il loro stato è discreto, donarli ai mercatini dell’usato o ancora presso agenzie di volontariato come la Caritas o la Croce Rossa.
Il toner
I toner sono rifiuti speciali in quanto impiegano centinaia di anni per degradarsi e il loro incenerimento emette sostanze tossiche e cancerogene. I toner usati devono essere riconsegnati al rivenditore, oppure, se si è un’azienda o un o studio che produce una certa mole di rifiuto, dotarsi di contenitori personalizzati contattando il Comune o delle aziende specializzate.
Farmaci scaduti
I farmaci scaduti devono essere conferiti nei contenitori specifici situati nelle farmacie e nei negozi che vendono prodotti sanitari. I farmaci vengono considerati rifiuti pericolosi in quanto sono in grado di liberare principi attivi dannosi per l’ambiente.
Smaltimento dei calcinacci
Gli inerti (cosiddette macerie o calcinacci) provenienti dalle opere civili quali ristrutturazione o demolizione di edifici (abitazione, scuole, uffici, negozi, ecc…) non possono essere gettati nei cassonetti comunali. Se l’opera di demolizione è frutto del “fai da te”, cioè di un privato cittadino, allora gli inerti devono essere smaltiti nelle isole ecologiche, mentre se è stata un’impresa ad effettuare il lavoro, sarà proprio quest’ultima a dover provvedere alla smaltimento degli inerti in una discarica riconosciuta per legge come “discarica per inerti”. In questo modo il materiale viene prima frantumato, selezionato mediante processi meccanici (viene depurato da carta, metalli, vetro, plastica) e infine riutilizzato nuovamente nell’ambito edile, civile e geotecnico (stabilizzazione dei terreni) come “aggregato riciclato”, consentendo un notevole risparmio di risorse ed energia.
Olio esausto del motore
L’Italia gode del sistema tecnologico più avanzato al mondo per ciò che concerne il riciclaggio dell’olio esausto dei motori. Questa tecnologia consente di rigenerare il luttuoso olio di scarto in termini di caratteristiche fisico – chimiche (quindi l’olio rigenerato non è di qualità inferiore all’olio “nuovo”), consente di recuperare la parte di gasolio normalmente miscelata negli oli lubrificanti, consente il recupero di quei metalli provenienti dall’usura della meccanica del motore, produce come scarto bitume perfettamente riutilizzabile nelle opere civili, consente un notevole risparmio economico in quanto l’energia impiegata per il processo di rigenerazione è circa la metà di quella necessaria per la produzione dell’olio ex novo.
Il COOU (Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati) si occupa dello smaltimento degli olio usati, può essere contattato al numero telefonico 800863048. E’ bene ricordare che l’olio esausto, da grande risorsa, può trasformarsi in un enorme problema ambientale se riversato nelle fogne (fai da te automobilistico e agricolo) o direttamente in mare (imbarcazioni), basti pensare che soli quattro litri di olio sono capaci di contaminare una superficie grande come un campo di calcio.
Batterie delle automobili
Per la raccolta degli accumulatori esausti delle automobili c’è un Consorzio che stabilisce delle convenzioni con gli enti locali e con i gestori della raccolta differenziata: è il COBAT (Consorzio Obbligatorio Batterie esauste). Lo smaltimento è gratuito e viene realizzato in appositi contenitori resistenti agli acidi e ai liquidi delle batterie. Per informazioni sul punto di raccolta più vicino è possibile contattare il numero telefonico 800/869120.
Pneumatici
I pneumatici possono essere sia rigenerati, sia riciclati; infatti i pneumatici che sono ancora in discrete condizioni vengono “rigenerati” per essere utilizzati per il traffico stradale, mentre quelli che ormai sono troppo vecchi e logori, vengono inviati in impianti di triturazione, depurati, e riciclati ferroviario, nautico, civile (cavi isolanti, sottofondi antirumore, pavimentazione anti-urto, ecc…). Lo smaltimento deve essere effettuato presso le officine o i centri sautorizzati al ricambio dei pneumatici.
Pile
Le pile che comunemente permettono il funzionamento della maggior parte dei nostri apparecchi elettronici (telecomando, orologio, sveglia, i-pod, fotocamera, ecc…) devono essere smaltite in appositi contenitori ubicati nei pressi dei centri commerciali, di uffici postali, degli esercizi per la vendita delle pile. Lo smaltimento in discarica o negli inceneritori è da scongiurare in quanto nel primo caso gli acidi sono in grado di fuoriuscire dall’involucro metallico e contaminare il sito, nel secondo caso, invece, le sostanze tossiche vengono vaporizzate dopo il processo di combustione, liberandosi nell’ambiente e contaminandolo.
RAEE
RAEE è l’acronimo che individua i Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. Queste apparecchiature riempiono le nostre case e le nostre attività quotidiane come, ad esempio: lavatrice, lavastoviglie, computer, phon, ferro da stiro, TV, frullatore, lampadine, lettore DVD, Hi-Fi climatizzatore, forno, scalda acqua, amplificatori, ecc..
Questa tipologia di rifiuti contiene sia metalli inquinanti (piombo, cadmio, mercurio, cromo esavalente, clorofluorocarburi, idroclofluorocarburi, policlorobifeniili), sia metalli preziosi quali rame, argento, oro e platino. Per entrambi i motivi diventa importantissimo il loro recupero a fini ambientali e economici.
La raccolta, il riciclo e lo smaltimento dei RAEE è un processo che prevede la collaborazione di:
- produttori di elettrodomestici: devono collaborare sinergicamente con i Consorzi preposti alla trattamento dei RAEE, con azioni economiche, logistiche, e tecnologiche;
- Comuni: devono provvedere alla realizzazione di specifici centri di raccolta;
- negozianti: provvedono al ritiro del RAEE al momento dell’acquisto da parte del cittadino di una nuova apparecchiatura elettrica;
- cittadini: devono smaltire i propri RAEE negli appositi centri di raccolta comunali oppure, qualora acquistassero un nuovo apparecchio, consegnarlo direttamente al rivenditore.
Per la raccolta e lo smaltimento dei materiali per l’illuminazione è possibile contattare due Consorzi specializzati: Ecolamp e Ecor’it.