Rifiuti e Imballaggi
Parlando di raccolta differenziata dei rifiuti imballaggi e pack esterni devono essere valutati per il loro impatto ambientale negativo. Capiamo come possiamo ridurre l’inquinamento con meno imballaggi
Che cosa sono gli Imballaggi
Gli imballaggi sono le “custodie” dei beni che vengono acquistati sul mercato. La loro funzione è strettamente legata al prodotto che vuole essere venduto; provvedono alla loro protezione meccanica (urti, schiacciamenti, ecc…), alla protezione chimica, termica e batteriologica (si pensi a tutti gli alimenti), alla razionalizzazione degli spazi di immagazzinamento e alla facilità di trasporto (come può essere quello di una scatola che contiene al suo interno tanti piccoli scatole del bene), alla informazione del consumatore circa le proprietà e le caratteristiche del bene (marca, produzione, istruzioni per l’uso, prezzo, normative, ecc…) e, per ultimo, alla promozione del prodotto, cioè alla capacità di colpire visivamente il potenziale consumatore facendolo preferire rispetto a un altro (si pensi alle confezioni dei cioccolatini, profumi, ecc…).
Il “peso” degli imballaggi sui rifiuti urbani
Mediamente in Italia si producono 1,5 kg di spazzatura pro capite, cioè ogni italiano in un anno produce circa 540 kg di rifiuti urbani.
Di questi rifiuti, gli imballaggi rappresentano il 50% in volume e circa il 35% in peso. Un contributo importante al problema dei rifiuti.
Cosa si può fare
Con piccole strategie operanti su tutta la filiera degli imballaggi, è possibile fare molto per il problema ambientale che questi causano. Gli intervento migliorativi devono quindi riguardare: produzione, gestione e riutilizzo degli imballaggi.
- Produzione: il peso e il volume degli imballaggi deve essere ridotto, la loro fabbricazione deve seguire criteri di ecosostenibilità;
- Gestione: attivazione di circuiti che consentano di riutilizzare l’imballaggio per l’uso a cui è adibito; razionalizzazione dei trasporti per ridurre l’emissioni inquinanti; razionalizzazione della produzione, trasporto e distribuzione degli imballaggio; promuovere lo sviluppo di imballaggi ecoefficienti;
- Riutilizzo: promuovere la raccolta differenziata che consenta un completo riciclo dei materiali; progettare una efficiente filiera di raccolta, riciclo e riutilizzo (si pensi che l’intera produzione di imballaggi è costituita per l’80% da carta, vetro e plastica, materiali facilmente riciclabili);
Consorzi per il recupero degli imballaggi
- Acciaio: Consorzio Nazionale Acciaio
- Alluminio: Consorzio Imballaggi Alluminio (CIAL)
- Carta: Comieco, consorzio nazionale imballaggi a base cellulosica
- Legno: Rilegno, consorzio nazionale imballaggi di legno
- Plastica: Corepla, consorzio nazionale imballaggi di plastica
- Vetro: Coreve, consorzio recupero vetro
Il lavoro dei consorzi nazionali per il recupero degli imballaggi consente un enorme risparmio di energia delle filiere produttive dei singoli materiali che si tramuta in un notevole beneficio ambientale ed economico per il Paese. È da sottolineare comunque che tutti i processi di riciclo riconducono ad un minimo comune denominatore, e cioè ad una consapevole ed efficiente raccolta differenziata promossa ed attuata dai Comuni.
Link utili
Conai
Novamont: azienda produttrice di bioplastica (Mater-Bi, totalmente biodegradabile)