Produzione Idrogeno: elettroidrogenesi

elettroidrogenesi

Produzione Idrogeno: elettroidrogenesi

La produzione di idrogeno è fondamentale per risparmiare e inquinare meno: l’elettroidrogenesi è un processo che permette la produzione idrogeno. Scopriamolo

Bruce E. Logan, dell’università della Pennsylvania, potrebbe aver trovato una soluzione praticabile per ottenere idrogeno senza l’impiego (diretto o indiretto) di combustibili fossili. Logan, che insegna ingegneria ambientale, ha modificato una cella a combustibile a batteri: Queste biopile sfruttano l’azione dei microrganismi che digeriscono gli zuccheri contenuti nella cellulosa e in altre sostanze organiche. Nella maggior parte dei casi, questa biopile, sono utilizzate per produrre etanolo, ma quando una piccola corrente elettrica le attraversa cominciano a generare idrogeno. Questo metodo di produzione di idrogeno è tuttavia poco efficiente, e non si presta ad applicazioni industriali.

Logan, aiutato dal ricercatore Shoaon Cheng, ha inserito all’interno di queste pile biologiche del comune acido acetico, ottenendo un risultato che potrebbe rendere più vicino il traguardo di un economia basata sull’idrogeno. I batteri, che possono essere raccolti dalla comune acqua di scarico, hanno infatti iniziato a consumare l’acido acetico producendo elettroni e protoni e creando così una piccola corrente elettrica con una differenza di potenziale di 0,3 volt. I due ricercatori hanno forzato questa reazione applicando ai due elettrodi un’ulteriore differenza di potenziale di 0,2 volt, con il risultato che sulla superficie della pila hanno iniziato a formarsi spontaneamente delle bolle di idrogeno.

E’ lo stesso Logan a spiegare il punto fondamentale della sua scoperta: “Questo processo produce il 288% di energia in idrogeno in più rispetto a quella elettrica utilizzata per il suo funzionamento”. In altre parole, l’energia elettrica che può essere ricavata utilizzando l’idrogeno è quasi tre volte quella usata per fare funzionare la reazione.

I due elettrodi della pila sono costruiti rispettivamente con graffite e carbonio rivestito con un catalizzatore di platino. La pila funziona direttamente introducendo cellulosa, ma è possibile utilizzare qualunque materiale organico biodegradabile. Il gas prodotto è idrogeno al 99,5% con poche tracce di anidride carbonica e metano.

Le applicazioni industriali del fenomeno dell’elettroidrogenesi potrebbero essere dietro l’angolo, e Logan ne suggerisce una che, a suo dire, è immediata: “Già oggi guidiamo un mucchio di veicoli che funzionano con gas naturale, essenzialmente metano. Se aggiungessimo idrogeno brucerebbe in modo ancora più pulito”, e questo senza nessuna necessità di modificare i motori delle automobili.
(fonte: Nova 24 de “il sole 24 ore”)

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