Plastica e carta verde
I batteri potrebbero rivelarsi la chiave per rendere più resistenti le plastiche prodotte da materiali vegetali. Un gruppo di ricercatori dell’Imperial College di Londra ha utilizzato dei batteri Acetobacter xylinum per modificare la superficie delle fibre naturali. I microrganismi hanno prodotto delle molecole di cellulosa naturale attorno alle fibre che hanno aumentato il potere di adesione, rendendo i polimeri maggiormente robusti. È la prima volta che si usa il metabolismo batterico per realizzare delle plastiche resistenti. Il processo non diminuisce il tasso di decomposizione dei polimeri naturali e, secondo i ricercatori, rappresenta una “tecnica verde” per produrre plastiche ecologiche capaci di resistere con efficacia alle sollecitazioni meccaniche.
Sul versante della biodegradabilità un’altra buona notizia giunge dal Belgio, dove l’azienda TopChim ha presentato un biopolimero che rende la plastica impermeabile . oggi l’impermeabilizzazione si ottiene con emulsioni di cera che hanno lo svantaggio di diminuire la biodegradabilità. Secondo TopChim, invece, il biopolimero TopScreen DS13, non avrebbe alcun impatto negativo sulla riciclabilità della carta, pur rendendola idrorepellente.
Fonte: Il sole 24 ore