Energia Pulita: impianto Thor
Produrre energia pulita è possibile: un esempio è l’impianto italiano Thor di Messina che produce conbustibile dalla spazzatura organica. Tutte le informazioni sull’impianto e l’applicazione della nuova energia pulita.
A Torrenova, in provincia di Messina, la spazzatura diventa una ricchezza grazie ad un nuovissimo impianto di recupero e riciclo dei rifiuti: il Thor (Total House Waste Recycling). L’impianto è in grado di trasformare la spazzatura in combustibile, eliminando le componenti dannose e recuperando i metalli.
Tutto questo è reso possibile grazie a un preciso processo fisico meccanico ed a un mulino di nuova concezione che riesce a micronizzare i rifiuti.
Il sistema è stato inventato dal ricercatore Paolo Plescia dell’Ismn, e progettato e realizzato dall’Istituto di studio dei materiali (Ismn) del CNR;
I sacchi dell’ immondizia vengono gettati interi nella tramoggia e successivamente triturati da un “ultramulino” che agisce per attrito sui materiali, consentendo di ridurre i rifiuti in particelle minuscole, inferiori a deci millesimi di millimetro.
Il passo successivo vede la poltiglia di rifiuti entrare in un ciclone che seleziona le particelle sfruttando il loro diverso peso, separando cosi i metalli, sostanze clorurate (responsabili della diossina) e pigmenti. Il processo porta a diversi risultati:
- Produzione di una polvere priva di sostanze nocive e di metalli in grado di bruciare come un carbone di buona qualità, capace di alimentare i più comuni impianti termici;
- I metalli ricavati dal processo possono essere rivenduti come materie prime;
- Il processo non presenta una fase di stoccaggio. Vengono quindi evitati i problemi dovuti ai cattivi odori emessi dalle attuali discariche;
- Il prodotto della lavorazione non presenta sostanze nocive, quindi può essere bruciato senza liberare gas nocivi in atmosfera;
- Il Thor si autoalimenta, il suo sistema è alimentato dallo stesso combustibile che produce;
I numeri di Thor
La struttura è in grado di trattare 50 tonnellate di rifiuti al giorno, pari a quelli prodotti da un’area urbana di 30.000 abitanti, producendo circa 30 tonnellate di combustibile.
I costi di gestioni sono dimezzati rispetto ad una comune discarica. La sua struttura ha un ingombro di 300 metri quadrati, per un investimento pari a circa 2 milioni di euro.