Carburante dalle Alghe

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Carburante dalle Alghe

Come si fa il Carburante dalle Alghe

È un combustibile derivante dalla coltura delle alghe. Queste vengono allevate, raccolte e fatte essiccare. Successivamente viene separata la parte ricca di amido da quella oleosa, la prima utilizzata per la produzione di etanolo e la seconda per il biodiesel.

Perché suscita tanto interesse

La coltivazione delle alghe per fini energetici presenta alcuni importanti vantaggi:

  • Elevata resa in olio: alcune famiglie di alghe hanno dimostrato una resa di 100 volte superiore rispetto alle tradizionali colture da campo. Viene stimato che una superficie di un ettaro possa produrre fino a 140.000 litri di biodiesel (contro i 6.000 litri prodotti dalla palma da olio);
  • Non necessita di particolari condizioni di crescita: i fattori essenziali sono la luce solare, la presenza di anidride carbonica e l’azoto;
  • Possono raddoppiare la propria massa nel giro di alcune ore;
  • I residui della lavorazione possono essere usati come fertilizzanti;
  • Non è vincolata da una raccolta stagionale come le piantagioni di campo, ma questa può essere effettuata anche più volte a settima in maniera omogenea per tutto l’anno;
  • Non impegna terreni potenzialmente sfruttabili per la coltivazione a fini alimentari, eliminando il rischio di un aumento dei prezzi dei prodotti agricoli.

Ulteriori vantaggi ambientali

La coltivazione può essere sfruttata per contenere l’eutrofizzazione e l’inquinamento (fitodepurazione) di laghi di scarsa qualità ambientale. Inoltre, un recente progetto della GreenFuels, utilizza i gas di scarico degli impianti industriali per “nutrire” le alghe con la CO2, abbattendone drasticamente le emissioni inquinanti.

Considerazioni generali

Le potenzialità delle alghe per la produzione di biocombustibili ha delle enormi potenzialità. Le prime sperimentazione hanno dato risultati estremamente incoraggianti registrando pochissime note negative rappresentate da: una parte dalle colture effettuate nei laghi che hanno rendimenti molto influenzati dalle condizioni ambientali; dall’altra per il rischio biologico, in quanto le alghe potrebbero soffocare le altre piante presenti nel territorio.

Normativa

La norma italiana che regola l’utilizzo di biocarburanti è rappresentata dal Decreto Legge 504/95 che, in sostanza, equipara fiscalmente i biocarburanti alle fonti fossili. Infatti qualsiasi miscela utilizzata come combustibile deve essere sottoposta alla stessa tassazione dei prodotti petroliferi. Chi utilizza biocombustibili fatti in casa o aggiunge olio vegetale al serbatoio della propria auto, di fatto è un evasore fiscale.

È comunque da segnalare che la situazione italiana risulta essere nettamente in controtendenza con la situazione di altri Stati Europei (Germania, Svezia, Francia, Gran Bretagna, ecc…) dove i biocarburanti godono di un regime fiscale agevolato, al fine di stimolarne la produzione e la ricerca. Così non è raro vedere in Germania distributori con colonnine di biodiesel e olio vegetale, oppure di bioetanolo in Spagna e Svezia, e constatare la nascita di molti progetti di ricerca che puntano allo sviluppo di nuove tecniche e tecnologie per la produzione e l’utilizzo di biocombustibili come soluzione ai combustibili fossili.

Per informazioni e sopralluoghi

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